L’Associazione Pro Loco
Morfasso nasce nel 1965. Una Pro Loco era stata per la verità istituita prima
del secondo conflitto mondiale, ma è dal 1965 che mette radici l’Associazione
attiva tuttora.
Sono ancora, quelli, gli anni della villeggiatura estiva tradizionale, quando
nella bella stagione la gente della pianura sciamava verso la collina e a
Rusteghini e San Michele si celebravano serate di raduni alla buona a base di un
bicchiere, un po’ di salame e una fisarmonica.
La Pro Loco, guidata dal
presidente Silvano Barbarani, si immette ben presto nei due filoni di base del
turismo, promozione e accoglienza. Si creano iniziative di intrattenimento, come
serate danzanti e tornei estivi di calcio; si comincia a parlare di salvaguardia
e valorizzazione dei beni culturali e ambientali presenti sul territorio.
Nel 1969 nasce il Premio
Giottino, concorso di pittura estemporanea destinato alle scuole elementari e
medie, una manifestazione che resta per moltissimi anni la più nota e la più
seguita fra le iniziative di questa natura., condotta per molto tempo sotto la
benevola attenzione del pittore Bruno Sichel e del prof. Giovanni Casali.
Nel 1979 prende avvio la Festa dell’Emigrato, omaggio a un importante filone
della storia vicina e lontana delle terre alte di val d’Arda e val Chero: nel
corso degli anni sfilerà una straordinaria rassegna di morfassini impegnati nel
mondo nei più diversi settori, premiati per quanto hanno realizzato e per
l’attaccamento ai paesi d’origine. Nel 1986 l’associazione conduce una grande e
analitica ricerca sul mondo dell’emigrazione locale, pubblicata sulla rivista
della Camera di Commercio di Piacenza.
Nello stesso anno vede la luce il primo numero di Paesi nostri, rivista che
affronta i principali problemi dell'alta e media val d’Arda e val Chero.
Nell’ambito della rivista grande rilievo assumono le ricerche storiche, che
puntano a far conoscere momenti, aspetti, personaggi, modi di vita del passato.
Nel 2000 la Pro Loco di Morfasso e l’Unione delle Pro Loco di Piacenza
raccolgono in un volume (“Paesi nostri”- Pagine di storia della Val d’Arda)
alcuni degli articoli e degli studi che erano stati pubblicati, ai quali avevano
collaborato Marco Bellini, Giovanni Casali, Francesco Gandolfi, mons. Domenico
Ponzini, don Pietro Prati, Dante Rabitti, Anna Zani Prati.
Il Premio Bellavalle: ecco un’altra felice iniziativa destinata a premiare i
migliori restauri edilizi, i giardini più belli, i balconi più fioriti. E
continua l’attività culturale, che trova la sede privilegiata soprattutto nelle
pubblicazioni a stampa: vedono la luce via via Momenti storici della Val d’Arda
(1986, raccolta di saggi presentati da storici e funzionari delle
Soprintendenze, volume di grande successo, tanto che da anni è diventato
introvabile);Atti del Convegno della Diga di Mignano (1987), altra opera di taglio storico;
Guardiamoci ieri (1987), raccolta di fotografie del passato organizzata secondo
scansioni che fanno rivivere momenti della vita famigliare di un tempo lontano,
come il servizio militare, il matrimonio, i bambini, il lavoro nei campi, la
vita all’estero.
La Bottega del turista, uno spazio posto nel capoluogo in cui tutti potevano
collocare liberamente, per la vendita, i prodotti di attività hobbistiche,
oggetti di piccolo antiquariato, strumenti del vivere quotidiano.
Nel 2010 viene pubblicato “Quando si raccoglievano i denti di leone”, un volume
fotografico frutto del lavoro di ricerca, durato oltre tre anni, di Gianluca
Saccomani. E’ una raccolta di fotografie scattate dagli inizi del secolo sino al
1970 che hanno come soggetto attività, aspetti peculiari, personaggi o momenti
storici, tutti con denominatore comune “Morfasso”.
La Pro Loco ha organizzato eventi a cadenza annuale quali la Fiera del
capoluogo; la celebrazione della patrona Santa Maria Assunta tramite iniziative
di spettacolo e di rievocazioni storiche (basti pensare all’esposizione sulla
piazza del capoluogo della magnifica raccolta di macchine agricole del passato
che vedeva protagonista la collezione di Mario Saccomani); la sagra
plurisecolare di Santa Franca, che si tiene sul monte che porta lo stesso nome.
La collaborazione con le Amministrazioni Comunali che si sono succedute, con la
Parrocchia di Morfasso e con le Associazioni del territorio ha dato vita ad
un’altra serie di manifestazioni o appuntamenti. La Pro Loco è stata partner
organizzativo di eventi quali l’annuale Rassegna Provinciale del Cavallo
Bardigiano, gare motociclistiche, auto e motoraduni, rassegne corali: si ricordi
“Un canto con gli Alpini” insieme al Gruppo Alpini di Morfasso.
L’impegno negli eventi culturali con commedie dialettali, concerti di musica
sinfonica e jazz, mostre fotografiche e di pittura tra cui quella dedicata alle
opere di Sidoli ambientate a
Morfasso, l’annuale concerto del coro di Morfasso “..ovvero, la montagna canta”.
Col passare degli anni nell’associazione si succedono i presidenti: Silvano
Barbarani, Francesco Gandolfi, Marco Perotti, Renzo Rodi,
Secchi Carlo, Gregori Gianprimo, ancora Francesco Gandolfi,Negri
Vincenzo, fino al presidente attuale,Alessandro Negri.
La Pro Loco, sia pure con ritmi disuguali, ha acquisito col tempo e agli occhi
di tutti, la propria ragion d’essere. Tanto che altri gruppi, nelle varie
frazioni, hanno dato inizio a itinerari paralleli:
sono nate le Pro Loco di Casali, Monastero, Pedina e San Michele.